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La Fondazione della Congregazione delle Suore di

San Giovanni Battista

Il Santo Alfonso Maria Fusco nacque ad Angri (Salerno) il 23 marzo 1839 e vi morì il 6 febbraio 1910. La sua vita fu una risposta continua al progetto che Dio aveva su di Lui e sulla società in cui visse. Le condizioni ambientali socio-politiche dell’Italia meridionale contribuirono a fargli realizzare il carisma che Dio gli aveva dato. Egli passò beneficando tutti e mostrò un amore preferenziale per i fanciulli. Ad imitazione di Gesù di Nazareth offrì alla gioventù specialmente più bisognosa la possibilità di inserirsi nella società con una adeguata formazione morale, intellettuale e professionale. Le “Suore Battistine del Nazareno” da lui fondate a questo scopo nel 1878, nella spiritualità e nella fedeltà dinamica del carisma, hanno ampliato le dimensioni della carità secondo le esigenze del mondo contemporaneo. Oggi le Suore di San Giovanni Battista sono presenti in  tutto il mondo: Italia, Stati Uniti d’America, Canada, Brasile, Cile, Zambia, India, Filippine, Corea, Polonia, Messico, Moldavia, Madagascar. A Roma e dintorni, in particolare, hanno scuole in Viale Giulio Cesare, Quarticciolo, Acilia, Villaggio San Francesco e Tor San Lorenzo.

La Scuola “San Giovanni Battista”

Nel 1952 la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista, già proprietaria di una Casa Generalizia in via del Casale di San Pio V n. 1, pensò di costruire nell’area della stessa proprietà una scuola che doveva primariamente servire all’educazione delle aspiranti alla vita religiosa. Il progetto della scuola venne affidato ad uno dei più qualificati studi di architettura e di ingegneria degli anni ’50, lo Studio Passarelli, affinché  fosse , attraverso costoro,  garantita  la realizzazione di un edificio concepito secondo i più nuovi e più consoni criteri di funzionalità, così come auspicato dalla  Congregazione, per la nuova struttura scolastica. In pochi anni il progetto fu realizzato e ben presto la scuola si aprì al territorio come Istituto magistrale, scuola media, elementare e materna ed ebbe, in tal modo, l’opportunità di accompagnare la crescita degli alunni per un arco di tempo lungo e significativo.  Nel 1975 l’Istituto magistrale chiuse e nel contempo aumentarono le sezioni di scuola media fino a raggiungere un numero rilevante di circa 600 alunni distribuiti nella fascia della scuola dell’obbligo. Dal 1991 la scuola ha ripreso la sua configurazione originaria con l’apertura di un liceo classico tradizionale. Nel 1996 l’attivazione di un liceo sperimentale a doppio indirizzo classico-scientifico, fondato sul metodo Brocca, ha consentito alla scuola di allinearsi alle mutate situazioni e alle nuove esigenze della società. Dal 2010, per rispondere alle direttive della nuova Riforma scolastica che ha abolito ogni forma di sperimentazione, sono stati attivati nell’Istituto un Liceo Classico e un Liceo Scientifico. Dal 2015 è stato attivato il Liceo Scientifico- Sportivo.

 Principi ispiratori dell’attività educativa della Congregazione

L’obiettivo apostolico fondamentale del nostro Istituto è l’evangelizzazione e la promozione della crescita umana dei bambini e dei giovani. La proposta formativa dell’Istituto San Giovanni Battista trae il suo punto di partenza dai principi pedagogico-educativi del Santo  Alfonso M. Fusco:

  • Curare l’istruzione e la formazione integrale della persona;
  • Accompagnare la famiglia nella “buona educazione dei figli”;
  • Iniziare il processo educativo del bambino fin dalla prima infanzia;
  • Orientare i giovani a vivere la propria esistenza con una personale risposta al progetto di Dio.
Nell’uomo c’è una tendenza all’attuazione del proprio essere, un bisogno di crescita, di realizzazione, una tensione verso l’unità e l’armonia che si identifica con il vero e profondo obiettivo dell’educazione. Riconoscere il diritto dell’altro ad essere pienamente sé stesso significa considerarlo persona. Questo impegna fortemente l’educatore che deve sentire il dovere di aiutare gli studenti a divenire essere umani padroni della propria interiorità e liberi dalle catene dell’esteriorità, divenendo contemporaneamente esperti di umanità. L’educatore assume dunque il ruolo di guida ed il compito di accompagnare il discente nel viaggio verso la presa di coscienza di sé stesso, verso la piena edificazione personale. L’irripetibilità presente nella soggettività umana non ha uno sviluppo spontaneo, ma necessita di essere riportato alla luce “ educare”. Il processo dell’esplicitazione dell’originale non può dunque realizzarsi su un piano di totale autosufficienza, ma esige un atto tipico di intersoggettività: questo è ciò che definiamo rapporto educativo. L’ideale pedagogico delle Suore Battistine sente fortemente la responsabilità di attuazione di questo processo. Tale processo, partendo da una concezione dinamica della cultura, si fa responsabile di un orientamento non statico, non omologante, ma rispettoso dell’originalità della persona che contribuisce a promuovere.

Crescere in età significa crescere in cultura e soprattutto crescere nella diversità, con la speranza di fondo che:

Ogni valle sarà colmata
ogni monte e colle sarà abbassato
le vie tortuose saranno dritte
i luoghi impervi spianati,
e tutti gli uomini vedranno la salvezza di Dio.
(Lc 3, 3-6)
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