La peste era molto diffusa nel 300. Nel 300 ci furono diverse e gravissime catastrofi su tutto il continente europeo, la maggior parte causate dal clima, che si manifestò con la diminuzione delle temperature, un avanzamento dei ghiacciai e con l’aumento delle pioggie. Questo morbo, colpiva le persone di ogni ceto e di ogni età, e non c’era scampo, niente era in grado di arrestare il contagio e di evitare la morte, infatti quasi tutti quelli che si ammalavano, perdevano la vita, chi poteva fuggiva, i malati venivano abbandonati a loro stessi. Il panico era generalizzato, non si sapeva da cosa era provocata la malattia, in molti pensavano che fosse un castigo divino o che avesse una causa soprannaturale. Nell’uomo questa malattia provoca i caratteristici bubboni, e si manifesta con febbri altissime e allucinazioni, deliri e fortissimi spasmi, e nella maggior parte dei casi si verifica la morte. I ratti erano numerosi, fu proprio la loro presenza e le cattive condizioni igieniche, a rendere così devastante il morbo. Probabilmente, i ratti infetti arrivarono in Europa attraverso le rotte commerciali provenienti dall’Oriente. La grande epidemia di peste nera del 1348 rese più dura la diffidenza verso i diversi, soprattutto gli ebrei. Nel 1231, papa Gregorio IX, istituì il Tribunale dell’Inquisizione, destinato a individuare gli eretici, a tentare di riportarli all’ortodossia, e in caso di fallimento, a stabilire per loro una adeguata punizione. Fu così che in tutta Europa si moltiplicarono i processi per eresia. |
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